“Non esiste un modo di essere o di vivere che sia migliore per tutti (...). La famiglia di oggi non è, né più, né meno perfetta di quella di una volta, è diversa perché le circostanze sono diverse.” Durkheim, 1888
Dott.ssa Cinzia Piantoni  Pedagogista
Consulenza genitoriale

Consulenza genitoriale

Il concetto di famiglia nel nostro tempo si è notevolmente modificato, al punto che, adesso non è più possibile indicare un unico modello di vita domestica. Abbiamo a che fare con una costellazione di famiglie, le quali si differenziano tra loro in ragione della diversità della loro composizione, di vincoli, di modelli organizzativi ed educativi adottati. 

La pedagogia della famiglia pone attenzione alla nascita, allo sviluppo, al divenire delle relazioni educative in un preciso contesto esperienziale, a sua volta contraddistinto da inedite modalità pedagogiche organizzative e di funzionamento.

A chi è rivolta una consulenza genitoriale?

A genitori singoli o in coppia, con figli di età compresa tra 0 e 18 anni. Non è prevista la presenza dei figli, ma può essere talvolta utile un loro coinvolgimento in momenti successivi.

Cos’è e cosa offro?

La consulenza genitoriale è uno spazio di sostegno alle funzioni genitoriali e offre ai genitori un percorso attraverso cui approfondire, chiarire, migliorare il proprio stile educativo e la comunicazione in famiglia. Non è uno spazio terapeutico, ma rappresenta un riferimento al quale i genitori, individualmente o in coppia, possono rivolgersi per affrontare i problemi che la quotidianità del ruolo genitoriale comporta, come per esempio: integrare i propri stili educativi, riconoscere i cambiamenti specifici di ogni età evolutiva, affrontare le preoccupazioni legate alle difficoltà vissute dai propri figli/e, individuare strategie educative e comunicative funzionali ad un problema contingente, esprimere le proprie risorse e capacità educative.

La consulenza genitoriale può aiutare i genitori a comprendere il proprio dialogo interiore e quello del proprio bambino o adolescente, ossia il meccanismo attraverso cui la persona elabora la propria visione degli eventi attraverso l’esperienza personale.

La maggior parte delle relazioni personali, infatti, sono influenzate dal modo in cui vengono interpretati gli eventi interni o esterni, cioè dal modo in cui si pensa e si formano attraverso esperienze sensoriali, i messaggi trasmessi dai genitori, dagli insegnanti, amici o conoscenti. Talvolta questi modi possono poi diventare abituali e problematici.

Di cosa mi occupo?

  • Problemi educativi relativi alla vita familiare: nascita di un primo figlio/a, rispetto delle regole, gelosia tra fratelli, arrivo di una sorella/fratello, malattia e/o lutto di un parente, gestione familiare legata alla separazione dei genitori, stili educativi genitoriali divergenti;
  • Fatiche relative alla vita scolastica: compiti e metodo di studio, motivazione allo studio, difficoltà nei rapporti con i compagni e/o gli insegnanti, bullismo e ritiro sociale;
  • Difficoltà relazionali tra genitori e figli/e: comunicazione fra genitori e fra genitore-figlio, gestione dei conflitti e dialogo; 
  • Problemi legati alle tappe evolutive dei bambini/e ragazzi/e: spannolinamento, passaggio di scuola, gestione dei cambiamenti, raggiungimento di autonomie, comportamenti a rischio;
  • Gestione dei disturbi dell’età evolutiva: ansia, ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività), DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), Disturbi dello Spettro Autistico, deficit uditivi, problemi nello sviluppo del linguaggio, disturbo depressivo, disturbi da tic, disturbi del comportamento alimentare.

Per ulteriori informazioni:

–> scrivi una e-mail a: piantoni.cinzia@gmail.com